Ant-Man su Best Movie di luglio: Paul Rudd ci porta alla scoperta del supereroe minuscolo di casa Marvel
Con un mese di anticipo rispetto all'uscita nei cinema fissata per il 12 agosto, Best Movie dedica la copertina del numero di luglio a Ant-Man, il cinecomic che sancisce la conclusione della Fase 2 dell'universo cinematografico della Casa delle Idee. Nell'articolo di coverstory ripercorriamo le tappe di questa produzione travagliata e le origini a fumetti del "vero" papà di Ultron, ma soprattutto vi proponiamo le interviste – ricche di curiosità – ai protagonisti: Paul Rudd (che vestirà il costume iper-tecnologico dell'Uomo Formica) ed Evangeline Lilly (Tauriel nella trilogia di Lo Hobbit, che nel film sarà la figlia del professor Hank Pym ovvero Michael Douglas).

Nella sua imperdibile rubrica, Zerocalcare ci riporta invece nel desolato e folle futuro post-apocalittico di Mad Max: Fury Road sparando a zero sul capolavoro di George Miller con la sua personalissima recensione a fumetti.


Facciamo poi un salto nel passato recente, più precisamente negli anni '80, quando il videogame di Pac-Man spadroneggiava nelle sale giochi. Su Best Movie troverete uno speciale, realizzato in collaborazione con la rivista di tecnologia YouTech, che prende spunto da Pixels – la commedia di Chris Columbus con Adam Sandler in cui la Terra viene attaccata dai vecchi arcade – per raccontare il presente e il futuro del digital entertainment, tra cinema, videogiochi e realtà virtuale.

Le nostre due Interviste Impreviste sono invece dedicate a Emilia Clarke – che ritroveremo in Terminator Genisys nell'iconico ruolo di Sarah Connor accanto a un T-800 col volto di Arnold Schwarzenegger – e a Will Ferrell, che in Duri si diventa sarà un improbabile uomo d'affari impegnato ad allenarsi per affrontare 10 anni di galera. 

Nella sezione Screen, Naveen Andrews (il Sayid di Lost) racconta Sense8, la serie Tv di Netflix firmata dai fratelli Wachowski. Troverete poi uno speciale su tutti i Tv Comics in arrivo nei prossimi mesi che include l'intervista a Hayley Atwell, la Peggy del serial Agent Carter. Ci sarà anche un approfondimento sull'edizione home video di The Divergent Series – Insurgent e il nuovo appuntamento con il concorso #Recetweet organizzato in collaborazione con 20th Century Fox, che questo mese mette in palio Dvd e Blu-Ray di Taken 3

Non manca naturalmente la nostra guida ai film più attesi del mese: dal terrificante Babadook all'action Big Game – Caccia al presidente con Samuel L. Jackson, dalla commedia Annie - La felicità è contagiosa al romantico Il fidanzato di mia sorella con Pierce Brosnan e Jessica Alba, dallo sci-fi Predestination ai fantasmi di Poltergeist, dai cyborg di Terminator Genisys al thriller con Michael Douglas The Reach – Caccia all'uomo, dagli acrobati urbani di Tracer al thriller hot con Jennifer Lopez Il ragazzo della porta accanto.

Infine, nella rubrica Dentro le nuvole dedicata al mondo dei comics, l'intervista a Luca Enoch, il "papà" di Lilith, Gea e Sprayliz, che ci parla del presente e del futuro del fumetto da edicola in Italia.

Ecco un estratto dell'approfondimento dedicato ad Ant-Man realizzato da Lorenza Negri e pubblicato su Best Movie di luglio:
«Ant-Man? E come si crea un blockbuster su un supereroe che si chiama l'Uomo formica?». Se lo erano chiesti in molti ai Marvel Studios quando, una decina di anni fa, il regista inglese Edgar Wright aveva proposto – molto prima dei piani epici sugli Avengers e dell'acquisizione da parte di Disney della Casa delle Idee – l'adattamento per il cinema delle avventure di questo vigilante in miniatura. Come sia andata poi a finire con Wright ve lo raccontiamo più avanti, ma l'importante è che il progetto sia comunque arrivato a compimento e che il film esca nelle sale italiane il 12 agosto (mentre gli americani se lo godranno un mese prima). Firma la regia, alla fine, Peyton Reed, già dietro la macchina da presa di Yes Man, uno che nutre un'autentica ossessione per i comic americani: è amico del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige da tempi non sospetti e si era già proposto per I Fantastici Quattro e Guardiani della galassia. Reed vanta un'insolita esperienza con gli uomini rimpiccioliti – ha girato un corto ad hoc per l'attrazione di Disneyland ispirata al film Tesoro, mi sono ristretti i ragazzi – ed è un vecchio fan di Ant-Man: lo scorso luglio su Twitter ha pubblicato un volantino del 1988 della sua band punk Johnny Quest in cui omaggiava proprio il minieroe.
Chi è Ant-Man? Le origini a fumetti
Nei fumetti, lo scienziato Hank Pym Ã¨ nientemeno che uno dei fondatori, assieme alla moglie Janet Van Dyne, degli Avengers (e può rivendicare la paternità di Ultron). Inventore geniale rimasto in disparte per anni, Pym crea un costume in grado di rimpicciolire il suo ospite – conferendogli forza e agilità incredibili, grazie alle particelle che portano il suo nome – e far comunicare chi lo indossa con un esercito di formiche, un'armata inesorabile e diligente capace di penetrare ovunque. Pym è il primo a servirsi della tuta in favore della Giustizia, ma come accade a diversi supereroi, dietro la maschera i volti cambiano e i comic consegnano, dopo due decenni di travagliata carriera, il costume supertecnologico a Scott Lang, ladro galeotto e protagonista dell'adattamento cinematografico con i lineamenti di Paul Rudd. La pellicola si concentra, infatti, sul secondo Ant-Man (come e quanto verrà mostrato dei trascorsi mascherati di Pym è un mistero: è noto quanto in casa Marvel ognuno rispetti l'imperativo anti-spoiler del boss Kevin Feige), un uomo che in passato ha macinato fallimenti e desidera chiudere per sempre con il crimine. […]
Ecco un estratto dall'intervista a Emilia Clarke realizzata da Adriano Ercolani e pubblicata su Best Movie di luglio:
C'è stato un momento durante la lavorazione di Terminator Genisys in cui hai sentito che la sfida era troppo grande?
«No, sono abituata a gestire la pressione. Questo non vuol dire comunque che girare il film sia stata una passeggiata, ci sono stati giorni in cui mi sono impegnata al limite delle mie possibilità. Sarebbe facile parlare di qualche scena particolarmente impegnativa a livello fisico. La verità, invece, è che il viaggio interiore di Sarah Connor a livello personale è stata la cosa più difficile e insieme emozionante che ho affrontato. Ci sono ovviamente delle sequenze spettacolari, ma la vera anima del mio personaggio è riposta nella bellezza delle relazioni umane che esplora».
Conosci bene Lena Headey (Cersei nel Trono di spade, ndr.) che ha interpretato Sarah Connor nella serie Tv. Le hai chiesto consigli?
«Certo, ne abbiamo parlato parecchio, anche perché la Sarah Connor di Terminator Genisys è più vicina a quella della serie Tv che non alla donna indifesa del primo film. È già addestrata per essere un guerriero, sa bene cosa deve fronteggiare e come farlo. A un certo punto qualcuno aveva proposto di farle incontrare e combattere: mi sarei divertita un mondo a girare quella scena con Lena! Ma probabilmente, alla fine, il nostro "faccia a faccia" avverrà nel Trono di spade: so che i creatori della serie ci stanno pensando sul serio…».

Ecco un estratto dall'intervista a Will Ferrell realizzata da Adriano Ercolani e pubblicata su Best Movie di luglio:
Com'è stato lavorare con Kevin Hart?
«Con Kevin ci conosciamo da tempo, ci siamo incontrati allo Staples Center a parecchi match dei Lakers, poi abbiamo iniziato a giocare insieme qualche partita di basket di beneficenza. Già dal primo giorno di prove abbiamo capito di condividere lo stesso istinto per la comicità: amiamo cogliere al volo le occasioni che si presentano mentre giriamo, non abbiamo regole predefinite per far ridere. La chimica tra di noi è risultata evidente sin dall'inizio, anche perché interpretiamo due personaggi entrambi sprovveduti, dei poveri imbecilli (ride, ndr)».
E invece com'è stata la collaborazione con un regista esordiente come Etan Cohen?
«Molto proficua. Etan sa cosa è veramente divertente e conosce il modo di comunicarlo agli attori. Insieme abbiamo sfruttato ogni opportunità a disposizione: abbiamo apportato variazioni al copione durante le prove e poi in fase di ripresa abbiamo girato intere scene in modi diversi per vedere quale funzionasse meglio. La comicità è una questione d'istinto e di ritmo: ogni situazione può essere ribaltata e sfruttata per far ridere. Sul set Etan si è rivelato molto più sicuro di quanto si potesse pensare di un regista esordiente. Lo conosco da un po' di tempo, in passato mi ha aiutato a revisionare alcuni script. Prima di Duri si diventa avremmo dovuto girare insieme un altro film, ma il progetto si è poi dissolto e alla fine siamo passati a questo. Penso che su questa sceneggiatura abbia fatto un grande lavoro».

Best Movie di luglio 2015 è in edicola dal 24 giugno.
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