Numero speciale da collezione: su Best Movie di maggio il poster degli Avengers firmato da Zerocalcare. In copertina Mad Max: Fury Road, con un’intervista esclusiva a George Miller 

«La mia opera rock», così il regista George Miller  ha definito Mad Max: Fury Road, questo mese in copertina su Best Movie. Durante un’appassionante chiacchierata notturna al telefono che è durata 1 ora e 20, il “profeta dell’apocalisse” ci ha raccontato il suo nuovo incubo postindustriale che, proprio come nella trilogia originale, prenderà vita in un deserto nucleare dove sangue e carburante sono gli unici beni preziosi. «Non ci sono supereroi volanti o navi spaziali: ci sono macchine, camion e Tom Hardy, tutti elementi dannatamente concreti», ci ha assicurato Miller, che con inesauribile entusiasmo ha aggiunto: «lo si poteva fare alla vecchia maniera, e alla vecchia maniera è stato fatto. Alla fine è qualcosa di mai visto prima ma per molti versi anche familiare».

Abbandoniamo la desolazione delle Wastelands per tornare a sorridere con Zerocalcare: l’acclamato fumettista celebra la tanto attesa uscita nelle sale di Avengers: Age of Ultron con un poster staccabile da collezione, realizzato in esclusiva per Best Movie e dedicato ai Vendicatori di casa Marvel disegnati nel suo riconoscibilissimo stile. 

In occasione della presentazione al Festival di Cannes e dell’uscita in sala il 14 maggio, abbiamo inoltre intervistato Matteo Garrone. Il regista di Gomorra e Reality ci ha raccontato la sua ultima opera fantasy Il racconto dei racconti: liberamente ispirato a Lo Cunto de li cunti, scritto nel Seicento da Giambattista Basile, è il suo primo film in lingua inglese con cast internazionale che coinvolge, tra gli altri, Salma Hayek, John C. Reilly e Vincent Cassel.


Nella sezione Screen M. Night Shyamalan ci parla del suo debutto come showrunner nella serie Tv Wayward Pines. L’autore di Sesto Senso e Unbreakable si cimenta con un mystery (in onda dal 12 maggio sulla piattaforma Sky) che richiama per toni, atmosfere e ambientazione il cult di David Lynch Twin Peaks. Sempre in ambito Tv troverete anche le recensioni della quinta stagione di The Walking Dead e della prima serie di Daredevil, mentre per la rubrica Games, questo mese dedicata The Witcher 3: Wild Hunt, abbiamo chiesto al game designer di CD Projekt Red Damien Monnier come cinema e serie Tv abbiano influenzato lo sviluppo dell’RPG fantasy più atteso dell’anno. Per  l’uscita in home video di Exodus – Dei e Re, sul numero di maggio vi proponiamo uno speciale su Ridley Scott e un’intervista esclusiva in cui il regista racconta la genesi del suo kolossal biblico. 

Torna con il terzo appuntamento il concorso #Recetweet lanciato in collaborazione con 20th Century Fox, che questo mese mette in palio Dvd e Blu-ray di Una notte al museo 3 – Il segreto del faraone per le migliori recensioni di L’amore bugiardo – Gone Girl

Non mancano poi i film più attesi del mese: dall’action The Gunman con Sean Penn al drammatico Cake con Jennifer Aniston; dalla commedia Affare Fatto con Vince Vaughn a Leviathan (candidato agli Oscar per la Russia); dalla spy story Survivor, con Pierce Brosnan e Milla Jovovich al nuovo film di Paolo Sorrentino La Giovinezza; dalla atmosfere fantastiche di Tomorrowland al terremoto più devastante nella storia degli Stati Uniti raccontato in San Andreas, con Dwayne Johnson.

Infine, nella rubrica Dentro le nuvole dedicata al mondo dei comics, tutto sulla nuova serie a fumetti di Star Wars, curata da John Cassaday e Jason Aaron, oltre all’intervista dedicata a Bastien Vives, nome rivelazione dei comic francesi.

Ecco un estratto dall’approfondimento dedicato a Mad Max: Fury Road, realizzato da Gabriele Niola e pubblicato su Best Movie di maggio:

“(…) Diciamoci la verità: il creatore della serie Mad Max lo credevamo ormai fuori dai radar delle nostre passioni dopo tutti questi anni di cinema confortevole, rassicurante: Le streghe di Eastwick, L’olio di Lorenzo e poi gli animali parlanti di Babe va in città e i due Happy Feet. Poi, improvviso ed esaltante, è arrivato l’annuncio che il reboot della sua creatura più amata era entrato in produzione, e questa volta con Tom Hardy, una scelta che ha fatto subito capire che la strada era quella giusta, uno che non si tira indietro… «Quando vedi Tom che sta appeso a testa in giù tra le ruote dei camion, è davvero lui, e quelle sono vere ruote di un vero camion, realmente in moto. L’unica falsità è che avevamo diversi cavi che lo tenevano sospeso in sicurezza, poi cancellati in postproduzione»”.

Ecco un estratto dall’intervista a Matteo Garrone, realizzata da Gianmaria Tammaro e pubblicata su Best Movie di maggio:
Com’è stato adattare un testo come Lo cunto dei cunti di Basile, vecchio di oltre 400 anni, per il cinema?
«Quelli di Basile sono racconti dove c’è grande ritmo e molta azione. Quindi ideali per una trasposizione cinematografica. Il passaggio libro-cinema è stato abbastanza naturale. Lo sforzo maggiore è stato quello di rendere credibile ogni situazione e dargli una concretezza come la vedessimo accadere sotto i nostri occhi. Quello della credibilità è stato uno scoglio con cui ci siamo dovuti confrontare in tutti i reparti: dagli effetti speciali ai costumi, alle scenografie. La sfida e’ stata quella di dare all’immagine che creavamo una verità. Con gli effetti speciali abbiamo provato a fare un lavoro artigianale così che la base fosse concreta e l’intervento digitale solo un supporto. Un lavoro che quindi tenesse fede al presupposto, al legame tra reale e fantastico, e all’equilibrio tra un mondo che ti sembra concreto e fisico e una dimensione onirica e visionaria. Profondamente magica».

Il film vanta un cast internazionale, da Vincent Cassel fino a Salma Hayek, passando per un volto “eccentrico” come John C. Reilly, che molto spesso abbiamo visto al cinema in ruoli comici, ma anche nei Guardiani della Galassia
«John C. Reilly è un attore straordinario. L’ho conosciuto guardando i capolavori di Paul Thomas Anderson, dove aveva dei ruoli anche abbastanza drammatici. Il cast è un cast di – diciamo – lusso. E la scelta di girare in inglese è stata una scelta su cui abbiamo meditato abbastanza a lungo: abbiamo pensato che scegliendo già in fase di scrittura di dare meno importanza all’aspetto dialettale della lingua e più spazio a quello drammaturgico e narrativo, l’inglese si sarebbe sposato benissimo con questo film dandogli un respiro più ampio, e dando anche la possibilità a Basile di farsi conoscere per il grande scrittore che è».

Ecco un estratto dall’intervista a Dwayne Johnson, realizzata da Francesca Scorcucchi e Marta Valler, pubblicata su Best Movie di maggio
Ci pensi di più, ora, ai terremoti?
«Sono più cosciente di quello che potrebbe succedere, certo. Abbiamo parlato con diversi sismologi e non si tratta solo di un film di fantasia. Succederà, e potrebbe proprio succedere come nel film, gli scienziati hanno lavorato con noi alla sceneggiatura ed è tutto verosimile. Anche se la tecnologia oggi permette di essere avvisati trenta secondi prima che un terremoto sprigioni la sua furia, ed è un progresso enorme, non è poi molto per mettersi in salvo. Quindi è meglio essere pronti».

Come reagiresti se accadesse davvero?
«Ci ho pensato molte volte… Cosa farei? Aiuterei gli altri? Andrei nel panico? La verità è che non lo so».

Hai usato una controfigura nel film?
«Non sono io quello che pende dall’elicottero, non sono così pazzo. Ma sono proprio io in molte scene d’azione».

Nel tuo privato c’è ancora molta... azione?
«Quando ero giovane finivo spesso nei guai, sono stato arrestato più volte per le pazzie che facevo. Ora invece faccio vita più tranquilla».


Best Movie di maggio 2015 è in edicola dal 29 aprile.
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