Un giorno fui contattata dal Cavaliere Oscuro. Chi è? Cosa vorrà da me?
Ho indagato e ne ho scoperto un mondo.
Conoscerete tutti Batman e le più recenti pellicole dedicate al Cavaliere Oscuro, ma forse non conoscete ancora "Inside Batman", un progetto che racchiude una web serie e tanto altro.

Scopriamo insieme ad Antonio Micali, uno dei ideatori di "Inside Batman", chi si cela dietro a questo divertente progetto.




"INSIDE BATMAN" è un mockumentary seriale: che cos'è? Spiegalo semplicemente per quelli un pò più distratti.INSIDE BATMAN è tante cose, a dirla tutta. È un mockumentary seriale, ma è anche una Fan Fiction, ed è anche un parodia a sfondo satirico nonché un progetto di transmedia storytelling. Alle volte mi perdo nelle definizioni. Ma andiamo con ordine. Un mockumentary seriale altro non è che un falso documentario a puntate durante il quale viene raccontata come se fosse vera una storia palesemente falsa e inventata utilizzando, appunto, lo stile del documentario. In tv esistono diversi esempi di mockumentry seriale, nessuno italiano, ma tutti di gran successo internazionale, come “The Office” o “Modern Family”. Come in questi esempi sopracitati, anche in Inside Batman viene raccontata la vita dei personaggi della serie alternando riprese da reportage (che seguono i personaggi nella loro vita di tutti i giorni) ad interviste singole nei loro ambienti, personali o professionali che siano.

Come nasce l'idea di questo progetto e da quali menti divertenti nasce?
Il progetto di Inside Batman nasce da un gruppo di persone, di cui io stesso faccio parte, che hanno vissuto la comune esperienza di Rai Lab, un laboratorio sperimentale per le risorse artistiche della Rai tenutosi lo scorso anno e durato circa sei mesi. Eravamo in 40 tra autori, comici, conduttori e filmaker. E da quell’ampio gruppo, un gruppo più ristretto di noi, meno di una decina, è rimasto in contatto anche dopo il corso e ha cominciato a mettere su alcuni progetti, tra cui Inside Batman. I primi “sentori” del progetto arrivarono già durante il corso, quando Peppe Coco (l’attore che attualmente interpreta Batman) propose l’idea di mettere qualcosa in piedi centrata sul Cavaliere Oscuro. La prima idea fu una sketch comedy. E girammo persino un pilota di quella prima idea, che però non ci convinse per niente. Fu allora che proposi una messa in scena alternativa alla serie: il mockumentary seriale.


"Inside Batman" è una webserie in onda sul canale YouTube. Ho visto i due episodi e sono spassosissimi. Come mai avete scelto di ambientare il quartier generale di Batman presso il 7° Tuscolano?
Innanzitutto perché abbiamo tutti domicilio a Roma, quindi per comodità. La scelta poi del VII Tuscolano ricade solo nell’assonanza che questo aveva il X Tuscolano di “Distretto di Polizia”. Non esistono altri veri motivi in merito.

Un progetto a tutto tondo: "Inside Batman" è presente sui FB, Twitter, ha un blog ed ha persino un account Linkedin, il social che racchiude i professionisti. Un personaggio virale, che cerca di essere il più veritiero possibile. Qual è dunque il suo rapporto con la tecnologia?Inside Batman è presente inoltre su Scoop.it e su Tumblr, e presto arriverà anche in Radio con una rubrica, aspirando ad essere un vero e proprio esempio tutto italiano di Transmedia Storytelling, ossia di racconto la cui storia si distribuisce su più mezzi e su più piattaforme. Ovviamente tutto questo si ripercuote in qualche modo sul mockumentary (nella seconda puntata infatti Blake parla di “Cave Batty”, il blog satirico gestito direttamente da Batman) e di conseguenza anche sul personaggio che si adatta a queste nuove tecnologie che paradossalmente sono il contrario di sé stesso: contenuti e prodotti “social” per un personaggio “a-social” come quello di un supereroe estremamente solitario che vivrebbe in una caverna!

Quali crimini combatterà Batman?
Batman sarà un pretesto per raccontare i mali e i malcostumi del nostro paese (da qui, la profonda funzione satirica del progetto) e quindi i crimini affrontati non saranno sicuramente mega-cattivi che minacciano il caos o la distruzione del mondo, bensì evasori fiscali, trasgressori del bollo auto, politici di dubbio gusto…
Alle volte il nemico sarà esso stesso, in quanto un personaggio, per sua natura, eccessivo rispetto all’ambiente nel quale si colloca, e quindi anche pronto a reazioni eccessive rispetto al reato.

Qual è il suo più acerrimo nemico?
Sé stesso! Sembrerà un po’ retorico, però è vero. Il nemico numero uno del nostro Batman è sé stesso. Il suo modo di essere, che a Gotham è perfetto e in linea con i nemici che deve affrontare, a Roma diventa un ostacolo, un eccesso, un’esasperazione del paladino che vuole aiutare gli altri e finisce invece con o non capire il problema che ha di fronte o affrontarlo in maniera spropositata rispetto alla normale linea d’azione. Quando il nemico non è egli stesso, diventa l’ambiente in cui vive, completamente incomprensibile ai suoi occhi e difficile da gestire.

La webserie è ambientata a Roma, ove si mescolano personaggi alquanto caratteristici della realtà romana, nonchè i tutori della legge. Come si trova Batman a dover affrontare il crimine con i poliziotti del 7° Distretto Tuscolano?Per tutta la serie, Batman non avrà mai a che fare veramente coi poliziotti del VII Tuscolano. Abbiamo infatti scelto di ghettizzarlo un po’ tra i personaggi a lui più familiari, come Gordon e Blake, entrambi trasferitisi a Roma poco prima di Batman, ma già ampiamente “adattati” a determinati modi di pensare e di agire “tutti Italiani”. L’averlo ghettizzato ci permette ancora di più di esaltare i suoi comportamenti eccessivi e il suo carattere che, se a Gotham è eroico e solitario, a Roma appare più come esasperato e a tratti disturbato.


Qual è lo scopo del progetto "Inside Batman"?
Inside Batman non è un progetto a scopo di lucro. Essendo il “brand” di Batman coperto da diritti, abbiamo scelto di mettere in scena una parodia a sfondo satirico che ci tutela giuridicamente e costituzionalmente ai sensi del diritto d’autore e del diritto di Satira, a condizione che non si guadagni da questo progetto. Quindi escludiamo direttamente l’opzione dell’arricchimento. Il primo motivo per il quale scegliamo di portarlo avanti è la passione, per il progetto in sé e per questo lavoro in generale. Inoltre per noi Inside Batman è un test, una “testa d’ariete” che ci permetta di farci conoscere, di far vedere chi siamo e cosa siamo capaci da fare (che piaccia o meno, bello o brutto che sia…), in modo tale da poter partire con altri progetti, che attualmente stiamo sviluppando su carta, e che a quel punto possano essere non solo una passione ma anche una professione.

In che modo producete la webserie? Volete anche lanciare un appello a dei possibili produttori?
La produzione è completamente autonoma. Le due case di produzione indipendenti che compaiono alla fine dei titoli di coda (Le Bain e TroubleDuo Film) appartengono ai due registi della serie, Roberto Maria Nesci e Giuseppe Caporale. E questo ci permette di affrontare le spese a costi più sostenuti. Attualmente non pensiamo di lanciare appelli a produzioni di vario genere proprio perché il nostro operare in termini gratuiti male si sposa con la volontà di investire da parte di un qualsiasi privato.

Con quale cadenza usciranno gli episodi?
Le puntate escono con una cadenza pressoché bisettimanale. Facciamo anche un po’ di fatica a rispettare questi tempi, però finora ci siamo riusciti. E poi abbiamo in mente di andare avanti solo per 5 puntate in questa prima stagione, quindi contiamo di riuscirci senza problemi (le ultime parole famose…).

Se la serie raggiungerà gli obiettivi prefissi, pensate di poter traslare il progetto anche su di un altro personaggio? Se si, quale?In realtà non ci abbiamo mai pensato. L’idea era quella di costruire qualcosa di molto originale e complesso con un personaggio “mainstream”, in modo da farci conoscere e partire con qualcos’altro 100% originale, magari anche finanziati. Il massimo sarebbe quello di poter portare avanti Batman e altri progetti… ma spostarsi su qualcun altro, non saprei… anche se qualche idea già ce l’avrei, ma me la tengo per me!

In che modo i cittadini bisognosi possono contattare Batman e farsi aiutare?
Se vivessimo a Gotham direi col Bat-Segnale. Ma siccome il nostro Batman adesso vive a Roma, ci trovate su Facebook, Twitter, Linkedin, Wordpress, Scoop.it e Tumblr.

Chi è in realtà il Cavaliere Oscuro?
Bruce Wayne! Davvero non lo sapevi?! Scherzi a parte, il “nostro” Cavaliere Oscuro è Peppe Coco, un comico veramente forte, una macchina di risate, l’attore migliore col quale abbia mai lavorato.

Progetti futuri?
Diversi, ma preferire non anticipare niente. In linea con l’essere Oscuri, preferisco mantenere il mistero sui progetti futuri.

Missioni segrete?
Conquistare il mondo (del web).

La mia missione invece? Quella di incontrare Batman.
Presto, molto presto vi aggiornerò.