Non è stato facile prendere appuntamento con loro. O meglio. " Si si, ci vediamo… " e poi? Inspiegabilmente è scattata una caccia all'uomo… ops… ai Bludeepa.

Eppure si erano definiti Slow.

Mi imbarco fiduciosa, verso la meta del nostro appuntamento: la scuola di musica dove l'incontro ravvicinato del terzo tipo era avvenuto la prima volta. A quella scuola non arriverò mai.

Il mio bus, non solo passa in ritardo, ma ci sono stati tutta una serie di avvenimenti catastrofici che sembravano mi stessero avvisando di un qualcosa…

Per farla breve, mi ritrovo ad un capolinea del bus, al buio, con un gabbiotto pieno di autisti che maledicono l'azienda elettrica che da mesi li lascia senza luce, mentre con il mio telefonino cerco di illuminare un po' me stessa. Aguzzo la vista ogni qual volta passa una macchina: ma non sono loro. Dopo 20 minuti di fifa assoluta, li vedo con un TuttoCittà in mano: i miei salvatori sono finalmente giunti al sempre più desolato capolinea.

Riprendiamo la strada verso la scuola, dove un pub lì vicino sarebbe stata la nostra alcova… ma sorpresa! Il pub è chiuso, e così, dopo aver scartato una pizzeria che aveva sintonizzato mille tv sul match della serata ( Manchester – Roma… e chi se lo scorda più! ), luogo non adatto per parlare, ci dirigiamo infine verso uno dei quartieri più allegri e vivi di Roma: San Lorenzo.

Attraversiamo la città per arrivarci, e dopo la solita ronda al parcheggio, serpeggiamo per le stradine dell'insonne quartiere, dove un gruppo di ragazzi cerca anche di vendermi dei vegetali allucinogeni… E' la prima volta che mi capita!

Rifiutiamo gentilmente, e prima di rifuggiarci nel locale scelto, davanti ai nostri occhi… Boom! Un crash tra due automobili. Incrocio le dita per la serata…

Tra un boccale di birra ed un cocktail analcolico, tra un venditore di cd tarocco e di portafortuna vari - a pensarci bene, forse uno avrei dovuto prenderlo - l'intervista prende forma. Tante chiacchere e risate… tanti spunti e pensieri… ma soprattutto, tanta creatività.

Una band che fa musica, ma che spazia fra tutte le arti: affascinante e coinvolgente.

Sul finire, arriva anche un baldo musicista, che con una parlantina da far invidia ad un venditore porta a porta, riesce a vendere il suo disco.

Siamo curiosi: così, non appena lasciamo il locale, lo ascoltiamo in macchina.

Solo il giorno dopo, ho saputo che l'intrepido musicista, ne aveva venduti ben 35 quella stessa sera.


SaDiCa