Domenica 19 novembre alle 18.30
presso la sala Bertarelli del Castello Sforzesco
nell'ambito di Bookcity Milano

Officina Libraria
presenta

La critica d'arte secondo il disegnatore umorista

Un volume ironico e travolgente per raccontare l'arte da una nuova, appassionante prospettiva.

A cura di Chiara Gatti e Francesco Botter



L'arte, a causa dell'immediatezza con cui è in grado di porre interrogativi e scuotere le coscienze, da sempre è un universo espressivo soggetto a elogi e critiche, analisi scientifiche e sproloqui.

L'arte contemporanea in particolare, spesso provocatoria o concettuale, si allontana dai codici interpretativi tradizionali e innesca una serie di discussioni che dividono i fruitori, spesso dando vita a stereotipi: chi la banalizza, chi la comprende appieno, chi non risparmia interpretazioni molto personali che vanno al di là delle aspirazioni di artista e curatore.

Un universo narrativo perfetto per un genere di illustrazione nato e fiorito in Italia nel secondo dopoguerra, quello delle vignette umoristiche, che da subito hanno contribuito al dibattito sulle arti e spesso hanno stigmatizzato, in modo diretto, con semplicità e ironia, i molteplici aspetti del vivere umano.

Nasce con l'intento di restituire questo quadro sull'arte col sorriso, e con la volontà di illuminare la vignetta umoristica, il volume ARTE? NON MI FACCIA RIDERE! La critica d'arte secondo il disegnatore umorista, a cura di Chiara Gatti e Francesco Botter, edito da Officina Libraria. Il volume, di un'ironia immediata e diretta, verrà presentato in occasione di Bookcity domenica 19 novembre alle ore 18.30 presso la sala Bertarelli del Castello Sforzesco.

Il libro racconta, con un tratto grafico incisivo, brevi descrizioni e lapidarie battute, le tipologie umane che si incontrano in musei e gallerie: quelli che guardano gli estintori alle mostre e pensano siano opere d'arte, quelli che spiegano le opere d'arte fatte a forma di estintori, quelli che "l'arte moderna non la capisco" e quelli che parlano ore davanti a una tela bianca.

L'umorista incarna qui la funzione di mediatore interpretando, traducendo, strappando il sipario delle apparenze e dell'ossequio per consegnare al lettore un'altra verità col piglio dell'arbitro severo, ma neutrale. Come? Smitizzando chi, nel sistema dell'arte, tende a prendersi troppo sul serio, assumendo un'aria classista ed elitaria che allontana l'arte stessa da chi già è poco avvezzo, e bacchettando invece chi sistematicamente banalizza l'ambiente, senza avere gli strumenti adeguati per conoscerlo e giudicarlo.

Il libro cataloga quindi, integrando i contributi di Danilo Aquisti, Mario Bortolato, Antonio Botter, Adriano Carnevali, Ernesto Cattoni, Giorgio Cavallo, Giuseppe Coco, Adriano Di Pasquale, Delfino Galetto, Vittorio Grimandi, Umberto Mannu, Cassio Morosetti, Vittorio Vighi, un ampio repertorio di pittori improvvisati e neofiti imbarazzanti, mercanti cialtroni e casalinghe perplesse, critici spocchiosi e collezionisti innamorati non esattamente dell'arte, ma piuttosto del suo valore di status symbol.

Il potere di una vignetta umoristica è quello di creare spesso identificazione tra il lettore e l'immagine osservata, quello rispecchiare, con ironia, contraddizioni e debolezze di un determinato mondo. Un modo per indurre il lettore a riflettere sul reale con un inevitabile sorriso.

Chiara Gatti è storica e critica dell'arte, specialista di scultura e di grafica moderne e contemporanee. Scrive per le pagine del quotidiano «La Repubblica». Ha curato monografie e testi critici dedicati, fra gli altri, all'opera di Manet, Wildt, Amisani, Bucci, Rouault, Boccioni, Mirò, Carrà, Giacometti, Melotti, Baj, Ferroni. Ha pubblicato il saggio Dentro la cornice, dedicato al sistema dell'arte contemporanea, al fianco di Enrico De Pascale (Mondadori 2008), e Insolite natività (Interlinea 2012). Ha curato il primo volume di questa collana dedicata a Leone Lodi, La Milano scolpita da Leone Lodi (Officina Libraria 2015). Con Lea Vergine ha scritto L'arte non è faccenda di persone perbene (Rizzoli 2016). In uscita Le creature di pietra di Leone Lodi. Viaggio nell'Italia della scultura (Officina Libraria 2017).

Francesco Botter nasce a Milano nel 1967. Suo papà, Antonio Botter (1938-1967) è stato un celebre disegnatore umorista negli anni '60. Allievo di Giuseppe Coco (1936-2012), si diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano in scenografia.




ARTE? NON MI FACCIA RIDERE!
La critica d'arte secondo il disegnatore umorista
a cura di Chiara Gatti e Francesco Botter
240 pp., brossura, 15 x 14 cm, 110 ill. in bianco e nero
9,90 €
isbn: 978-88-99765-67-5
Officina Libraria