Ambra Rockess, attraverso il suo ultimo disco Darkling, racconta della sua anima Female Intimate Rock.

Il tuo ultimo lavoro, Darkling, è un concentrato di rock, ma con delle sfumature che caratterizzano proprio il tuo essere rock.

Un rock femminile, che cattura ed accoglie chi lo ascolta, sorprendendolo per la grinta e il ritmo, ma anche per la voce.

Come nasce questo tuo disco?

Darkling nasce dalla voglia di raccontare l'emozione, la bellezza e la sfrontatezza che porto dentro.

Nasce dalla voglia di verità, in ogni sua crudele sfumatura, dalla voglia di novità, di sperimentazione, di andare oltre.

Ti piace definire il tuo genere musicale come "Female Intimate Rock": un rock intimistico, ma che racchiude al suo interno un universo tutto da esplorare, proprio come lo sono gli universi femminili. Qual è il tuo?
Probabilmente il mio Universo ha la forma di un girone infermale dove il piacere e il dolore danzano e si rincorrono in eterno, dove la rabbia si trasforma in arte e l'arte regna sovrana.

Le tue influenze musicali derivano dal Metal, dal Djent, dall'Alternative Rock e dal Dark Indie Pop.
Un mix di sound che ha dato vita al tuo essere artista e alla tua musica. Quali sono dunque gli artisti ai quali magari ti ispiri? O c'è qualche canzone in particolare che racchiude il tuo sound?

Credo che uno degli aspetti positivi di Darkling derivi proprio dal mix di influenze che contiene.

Confesso che spesso ascolto una canzone che mi fa completamente perdere la testa e inevitabilmente ma anche involontariamente ne vengo ispirata per comporre qualcosa di mio che prende poi, nel suo sviluppo, la sua indipendente identità e personalità.

Ascolto moltissimo i Deftones, i Tesseract, Opeth, Moonspell, In This Moment, The Gathering, Bjork, lontana anni luce dalle sonorità metal.

Tuttavia non posso dire che sia una sola la band o l'artista che riesce completamente ad ispirarmi.

Mi piace creare dal nulla ed essere ispirata da un mix di idee e suoni che arricchiscano la mia musica.

Il tuo progetto musicale nasce anche con la collaborazione di Umberto Ferro, produttore e chitarrista. Raccontaci della vostra magia musicale.
Hai detto bene: magia.

Non posso negare di essere stata brutalmente influenzata dalla musica di Umberto.

Ho sempre trovato geniali le sue composizioni e le sue scelte produttive.

Mi stimola ogni giorno nella crescita musicale ma anche personale e mi sprona a dare sempre di più nella mia stessa musica.

Inizialmente, quando ci siamo conosciuti nel 2013, scrivevo io testo e musica e lui si limitava all'arrangiamento, seppur sconvolgente, dei miei brani.

Dopo ha iniziato a scrivere per me e adesso con me. Trovo meravigliosa la sintonia e la sinergia che la Musica crea tra due o più persone.

Al lavoro con noi c'è anche Lorenzo Coriglione, altra mente geniale, che nonostante sia stato il tecnico di studio per le sessioni di recording e mixing, ha influito parecchio sulla composizione di alcuni brani come Phoenix e We Are Darkling, di cui è anche pianista.

Anche a lui devo molto.

Qual è la tua canzone, in questo disco, che rappresenta la tua anima rock?
Domanda super difficile.

Credo Omega. La canto con tutto il fiato in corpo e tutta la sincerità del mondo.

Mi distrugge Omega… Soprattutto con tutti quegli orgasmi! 

Con quale artista femminile ti piacerebbe collaborare per nuovi ed entusiasmanti progetti musicali?
Anneke Van Giersbergen senza alcun dubbio. La adoro.

Nel corso della tua carriera hai ricevuto alcuni premi significati e partecipazioni a festival ed eventi musicali e non. Quali sono quelli che più ti hanno gratificata?
Nonostante si tratti di un premio ricevuto nel lontano 2008, non posso non ricordare l'uragano di quell'emozione.

Con la mia band, 7chords, vincemmo il primo premio al Giffoni Music Concept (Giffoni Film Festival) con tanto di premio della critica e Downlovers Award.

Esperienza indimenticabile aver suonato per non so quante mila persone.

Porterò sempre nel mio cuore quest'esperienza assieme anche alle persone con cui l'ho condivisa e la canzone, Mani Legate, che ci ha portati alla vittoria. 

Qual è la tua colonna sonora di questo periodo?
Ce ne sono due, completamente opposte che ascolto a ripetizione!

Apocalypse di Cigarettes after Sex e Change (In the House of Flies) dei Deftones.

Sarai in tour prossimamente per portare live questo tuo lavoro?
Sì, l'Universo ci attende!

Ho una band molto affiatata. Con Biagio Martello al basso, meraviglioso.

Vincenzo Arisco alla batteria, superbo batterista, Simone Sipione ed Umberto Ferro, splendidi alle chitarre incazzate.

Non potrei aver supporto migliore.

Stai lavorando ad altri progetti?
Sto scrivendo molto in questo periodo… Terzo disco?

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