UNO SGUARDO AL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE
IL TRENTESIMO SALONE CELEBRA LE ALTRE RICORRENZE DEL 2017

Le trenta edizioni del Salone del Libro di Torino sono solo una delle numerose ricorrenze che caratterizzano il calendario 2017 della manifestazione. Libri, persone e avvenimenti che hanno segnato non soltanto la letteratura, ma la storia collettiva fino a diventare dei veri e propri simboli, saranno celebrati durante le cinque giornate del programma.

Da Tullio De Mauro a Primo Levi, da Ernesto "Che" Guevara a Martin Lutero, da Don Milani a Totò, fino a Roberto Rossellini, gli appuntamenti proposti saranno occasione per rileggere e riflettere sul nostro tempo a partire dall'eredità e dalle opere che questi grandi uomini hanno lasciato in campo letterario, sociale, cinematografico, politico.

"Le parole stanno bene. Anzi non sono mai state tanto bene nella nostra storia"; così iniziava un'intervista al celebre linguista Tullio De Mauro al Festival Internazionale a Ferrara nel 2014. A pochi mesi dalla scomparsa, giovedì 18 maggio saranno Giuseppe Laterza, Chiara Saraceno, la ministra Valeria Fedeli e il presidente dello Strega Giovanni Solimine a ricordare la concezione pedagogica dell'autore del Grande dizionario italiano dell'uso e di La Storia linguistica dell'Italia unita.

Quest'anno segnano anche i trent'anni dalla scomparsa di Primo Levi, la cui figura di scrittore e di testimone della Shoah si è ingigantita fino a diventare in tutto il mondo una delle voci più importanti e più profonde della memoria dei campi di sterminio. A lui il Salone del Libro dedica una lectio di Martina Mengoni sul punto di vista che l'autore aveva nei confronti dei tedeschi.

Papa Francesco ha recentemente definito "educatore appassionato e innamorato della Chiesa" la figura di Don Lorenzo Milani, che in qualità di insegnante ha praticato percorsi formativi inediti per il suo tempo, talvolta addirittura troppo innovativi e difficili da comprendere per l'Italia di allora.

Venerdì 19 maggio l'Opera Omnia del sacerdote verrà presentata in un incontro a tre voci con Federico Ruozzi, Carlo Ossola ed Enzo Bianchi mentre, a cinquant'anni dalla pubblicazione di Lettera a una professoressa, l'atto d'accusa verso la scuola tradizionale scritto con gli studenti di Barbiana, nell'Arena del Bookstock Village si terranno due appuntamenti, venerdì 19 e lunedì 22 maggio, coinvolgendo gli scrittori che l'hanno riattualizzata, come Gaia Guasti e Fabrizio Silei, nonché Andrea Schiavon, che l'ha portata in giro per le scuole raccogliendo le impressioni degli studenti. Sempre dedicato a Don Milani, il dialogo tra Aldo Bozzolini, suo allievo, e Oliviero Toscani che da giovane trascorse del tempo a Barbian, immortalando con i suoi scatti il sacerdote e i suoi allievi.

Di scrittori e di rivoluzionari parlerà invece Paco Ignacio Taibo II nell'incontro di sabato 20 maggio che ha al centro le figure di Ernesto Che Guevara, a cinquant'anni dalla morte, e dell'argentino Rodolfo Walsh, ucciso nel '77 all'indomani della sua denuncia dei crimini della giunta di Videla.

A modo suo "rivoluzionaria" fu anche la vita artistica del principe della risata Antonio de Curtis, in arte Totò: l'omaggio che il Salone gli dedica a cinquant'anni dalla scomparsa è previsto domenica 21 maggio al Bookstock Village e vedrà sul palco dell'Arena l'attore e conduttore televisivo Nino Frassica assieme a Giancarlo Governi.

L'anniversario più datato, di cui venerdì 19 maggio parleranno Mons. Franco Buzzi e Francesco Platone, è addirittura un cinquecentenario: fu infatti nel 1517 che il frate agostiniano e teologo tedesco Martin Luther (per noi italiani, Lutero) compì l'atto che lo fece passare alla storia come il fondatore della riforma protestante, affiggendo sulle porte della chiesa di Wittenberg le sue "95 tesi" da cui ebbe inizio una nuova corrente confessionale.

Sono invece passati cento anni da uno degli eventi che ha segnato indelebilmente la storia del Novecento, la Rivoluzione d'Ottobre: sabato 20 maggio sarà Ezio Mauro a raccontare la Russia di ieri e di oggi attraverso "i dieci giorni che sconvolsero il mondo" in un percorso di parole e immagini. Si resta in Russia con la lectio magistralis di Serena Vitale dal titolo Quando la rivoluzione stritola i suoi poeti: non solo Majakovskij ma anche Blok, Esenin, Achmatova e altri ancora, in una riflessione sul tormentato rapporto tra quell'evento politico e una straordinaria generazione di poeti che ha modificato profondamente la letteratura russa.

E ancora, giovedì 18 maggio Moni Ovadia presenta il libro di Massimo Pieri sul più importante sindacato di origine ebraica della Russia prima e dopo la Rivoluzione d'Ottobre, il Bund, che arrivò ad avere 50.000 iscritti.

Quarant'anni fa se ne andava una delle grandi firme della cinematografia italiana: al padre del neorealismo Roberto Rossellini il Salone del Libro dedica un omaggio domenica 21 maggio, quando a ricordarne l'opera e la vita sarà il figlio Renzo Rossellini nel corso di una conversazione con Goffredo Fofi.

E in quello stesso anno in Italia si sviluppava il Movimento del '77 in una stagione segnata da ideali estremi, scontri di piazza, agitazioni nelle fabbriche, fino alla deriva terroristica degli anni di piombo. Diversi momenti rievocheranno quei giorni, dal dialogo di sabato 20 maggio fra Filippo Scòzzari e Daniele Barbieri dal titolo "Prima pagare poi ricordare" all'incontro di domenica 21 maggio con Nicola Ravera Rafele affiancato da Paola Mastrocola e Bruno Quaranta, alla presentazione del libro di Emiliano Sbaraglia con cui interviene Marco Revelli giovedì 18 maggio.