A dicembre Best Movie svela i retroscena del cinegame più letale di sempre: Assassin's Creed
I numeri che ha macinato su console sono già da blockbuster: Ubisoft ne ha vendute più di 90 milioni di copie in quasi 10 anni dall'uscita del primo videogioco. Stiamo parlando di Assassin's Creed, uno dei cinegame più attesi del prossimo anno, che finalmente dal 4 gennaio sarà nelle sale con Michael Fassbender nei panni dell'assassino Aguilar, impegnato a portare avanti la secolare battaglia combattuta dalla setta degli Assassini contro i Templari. Best Movie ha visitato i Pinewood Studios di Londra per raccontarvi tutti i dettagli di questo scontro epico e per incontrare il regista Justin Kurzel, che ci ha assicurato un action con stunt di altissimo livello.

Sul numero di Best Movie che vi accompagnerà fino alle vacanze invernali non poteva mancare il nostro speciale Natale a Hollywood, in cui scopriamo cosa mettono sotto l'albero le star come Dwayne Johnson, Jennifer Aniston, Tom Hanks, Leonardo DiCapiro, Robert Downey Jr., mentre Amy Adams, Chris Hemsworth, Reese Witherspoon, Blake Lively e James Franco ci svelano come amano festeggiare, tra cene in famiglia e giornate in spiaggia a fare surf.   

La Forza scorre potente, anche a Natale, grazie al ritorno della saga sci-fi per eccellenza. Nel nostro focus dedicato a Rogue One: A Star Wars Story, in sala dal 15 dicembre, potrete scoprire tutto quello che c'è da sapere sulla prima trilogia parallela dedicata all'universo creato da George Lucas. All'interno, l'intervista a Forest Whitaker, che troveremo nel ruolo di un veterano della Guerra dei Cloni al servizio dei Ribelli.

Zerocalcare torna invece a "sparare a zero" sui supereroi della Marvel: questa volta nel mirino del fumettista romano finisce Doctor Strange, che dovrà vedersela addirittura con Harry Potter…
Da non perdere poi il nostro reportage dalla 50esima edizione di Lucca Comics & Games. Un tripudio nerd a base di fumetti, film, cosplayer e grandi ospiti che ha visto Best Movie – media partner della manifestazione – sempre più protagonista con il suo primo panel, Oltre il cinema, a cui hanno partecipato Zerocalcare, Roberto Recchioni, Dario Moccia e Claudio Di Biagio.

Le nostra interviste sono invece dedicate a Matthew McConaughey, che ci racconta il suo Free State of Jones, alla sempre straordinaria Meryl Streep, che ritroveremo nei panni di una cantante d'opera stonata in Florence, e alla bellissima Léa Seydoux che lascia le vesti della Bond Girl per calarsi nel ruolo della sorella ribelle nel melodramma del regista canadese Xavier Dolan È solo la fine del mondo.

Ricchissima, anche e soprattutto a Natale, la sezione Screen, in cui – puntualissimi come ogni anno – vi segnaliamo 40 regali cinefili da mettere sotto l'albero, scelti tra cofanetti esclusivi e novità homevideo, gli accessori più ambiti dai gamer e i consigli per i più piccoli selezionati da Movie for Kids. E poi tutto sull'edizione in Dvd e Blu-ray di Suicide Squad, Roberto Recchioni, nella sua rubrica A scena aperta, ci racconta invece il Natale in 10 scene cult. Mentre nell'intervista a Damian Lewis l'attore inglese anticipa cosa ci attende nella seconda stagione della serie Tv Billions, in onda su Sky Atlantic dal prossimo febbraio.

Non manca poi la nostra guida ai film più attesi del mese: dalla nuova fatica di Clint Eastwood Sully, con Tom Hanks, al divertente Absolutely Fabulous: The Movie, ispirato a una serie Tv degli anni '90. Da Babbo Bastardo 2, in cui ritroveremo Billy Bob Thornton nei panni di un Santa Claus alcolizzato e scorretto, al devastante La festa prima delle feste, con Jennifer Aniston e Jason Bateman. Dal commovente Captain Fantastic con Viggo Mortensen alla commedia di Fausto Brizzi Poveri ma ricchi, dal ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo in Fuga da Reuma Park al fantasy Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali; dal film Disney di Natale, Oceania, al GGG – Il grande gigante gentile di Steven Spielberg. All'interno le interviste a Viggo Mortensen per Captain Fantastic e Fausto Brizzi, incontrato sul set di Poveri ma ricchi.

Nella nostra rubrica Dentro le nuvole, dedicata al mondo dei comic, Roberto Recchioni, Mauro Uzzeo e Lorenzo Ceccotti, rispettivamente ideatore, sceneggiatore e disegnatore, ci parlano di Monolith, il nuovo fumetto di Sergio Bonelli Editore.

Ecco un estratto dalla set visit di Assassin's Creed, realizzata da Alessandro De Simone e pubblicata su Best Movie di dicembre
Londra, Pinewood Studios. È sempre emozionante varcare le soglie della Cinecittà britannica, anche se durante il viaggio le addette stampa della Twentieth Century Fox mi danno notizia che Marion Cotillard ha l'influenza e non sarà oggi sul set di Assassin's Creed, il film tratto da una delle più fortunate saghe videoludiche di tutti i tempi, 90 milioni di copie vendute dai vari capitoli di questa miniera d'oro, per la gioia della Ubisoft, publisher francese che ha potenziato quanto di buono fatto con Prince of Persia, calando il protagonista in una serie idealmente infinita di avventure a spasso nel tempo, tra parkour, duelli e un'infarinata di Storia. Prince of Persia, dicevamo, ma sottovoce, perché dalle parti della Fox non hanno gran piacere a rivangare un esperimento rivelatosi un flop. Ma del buono devono averci visto comunque, se hanno deciso di puntare nuovamente su un franchise videoludico. Mentre penso a tutto questo, mi imbambolo a guardare l'esterno del maestoso Bond Studio, con tanto di scritta che campeggia su una delle facciate. Sono arrivato, una volta dentro sarò nel regno degli Assassini. Non prima di una ciambella e un caffè alla tenda colazione, ovviamente. «Fino a poco tempo fa, questo era il teatro di posa più grande del mondo» dice con un certo orgoglio Patrick Crowley, già produttore della serie di Bourne e Jurassic World. «Avevamo bisogno di molto spazio per questo set, purtroppo tra dieci giorni avremo smontato tutto e andremo in Spagna per le ultime due settimane di riprese». Il set che non c'è più è la base della Abstergo, la multinazionale templare dove è tenuto prigioniero Callum Lynch, discendente dell'antica setta degli Assassini che porta nel suo DNA le memorie necessarie ai suoi carcerieri per recuperare un misterioso e prezioso manufatto. Lynch rivive la vita del suo antenato Aguilar grazie a l'Animus, un dispositivo che permette di leggere la catena genetica tuffando nelle memorie ancestrali il soggetto che vi viene sottoposto. Callum si ritrova così nella Spagna del XV secolo, scoprendo da che parte dovrà schierarsi.

Ecco un estratto dall'intervista a Meryl Streep, realizzata da Giorgio Viaro e pubblicata su Best Movie di dicembre
Perché cantava?
«Per amore. Amava la musica, era costantemente impegnata in tanti progetti, supportava economicamente le organizzazioni artistiche anche in maniera privata, in tempi in cui il Governo non prevedeva alcuna sovvenzione. Dopodiché lei finanziava anche quello che usciva dalla sua bocca… e sfortunatamente dalla sua bocca non usciva una bella melodia, perché in realtà non sapeva cantare. Ma c'è qualcosa che mi ha colpito molto nella dedizione che ci metteva». 
Florence era un personaggio sopra le righe, che cantava sopra le righe: è stato difficile interpretarlo senza rischiare la caricatura?
«Dipende molto dal regista con cui lavori, e dall'editing finale del film. Ho calibrato la mia performance cercando di restituire un certo tipo di feeling e il metro per capire se era quello giusto era la risposta del pubblico. Perché molte parti sono state realmente cantate dal vivo davanti a una platea. Quando il pubblico rideva significava che stavo facendo qualcosa di divertente, nelle lunghe pause di silenzio probabilmente erano molto annoiati, e questo mi è servito a bilanciare la performance. Se invece parliamo del modo in cui sono state bilanciate le singole scene, ho avuto molte discussioni con il regista e i colleghi, perché mi capitava di dire: "Non esagerare così tanto, altrimenti diventa un momento davvero eccessivo". Ma sai, io non sono il montatore o il regista… È sempre una battaglia in questo senso».
Una delle cose più belle del film è l'amore platonico che lega il personaggio di Hugh Grant al suo.
«Sono assolutamente d'accordo. Lo humour, che è il tono principale del film, è il metodo migliore per raccontare il sacrificio che una persona può fare per supportare l'illusione di un'altra. Quando lui le dice "Non c'è voce più vera della tua", non sta mentendo, penso invece stia dicendo qualcosa di onesto. Per esempio, quando Bob Dylan si cimentava con canzoni romantiche, alla gente non piaceva. Ma se lo si ascolta con calma si capisce davvero cosa vuole trasmettere: si percepisce l'emozione, l'essenza di quella canzone, dei testi… Lui in quei pezzi mette la verità. E alla fine è quello che Florence mette nelle canzoni». 

Ecco un estratto dallo speciale Natale a Hollywood realizzato da Roberto Croci e pubblicato su Best Movie di dicembre
(…) Amy Adams, tra poco in sala con Arrival, ci ha detto: «Essendo nata a Vicenza, visto che mio padre era un militare in servizio ad Aviano, il Natale per noi è una festa importantissima che riunisce tutta la famiglia. I piatti che non mancano mai sono le lasagne e il famoso gelato alla banana di mamma. Celebrare il Natale per me è importante, una tradizione che voglio trasmettere a mia figlia Aviana. Voglio che sappia che è una festa da rispettare, non per i regali – ovviamente non mancano mai – ma per il legame affettivo che condividiamo con la nostra tradizione». Un'altra attrice che onora le tradizioni è Reese Witherspoon. «Sono nata e cresciuta nel Sud degli Stati Uniti. Il nostro menù natalizio non cambia da 150 anni. Sidro di mele fatto in casa, liquore di zabaione caldo, coscia di agnello in salsa alla menta, patate dolci caramellate, mince pies (tortine di pasta frolla condite con frutta secca, ndr), Gingerbread Men cookies, ovvero biscotti profumati allo zenzero e cannella, e l'immancabile torta di zucca con noci-pecan. Ho fondato    un        sito, www.draperjames.com, proprio per onorare i miei nonni, Dorothea Draper e William James Witherspoon, che mi hanno insegnato a essere fiera del mio passato e comportarmi come una vera signora». Per Chris Hemsworth, nato in Australia ma residente a Malibù, il Natale si celebra in spiaggia. «Mia moglie Elsa è spagnola, festeggiare per lei è una tradizione antichissima. La cena ufficiale è il 24, la vigilia, con tanto di zuppa di pesce, escabeche di pollo, e i polvorones, i biscotti alle mandorle, che amo tantissimo. Il 25 invece ho una scusa per andare a fare surf! Ecco perché amo Los Angeles, perché a Natale non c'è neve come a Melbourne e quando sono fortunato cavalco le onde con il mio amico Kelly Slater, surfer dude che ogni 25 dicembre mi regala una tavola sempre più bella».

Best Movie di dicembre 2016 è in edicola dal 25 novembre.
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