In Germania grande successo per Lui è tornato, libro e film che
raccontano il ritorno di Hitler: l'Italia risponde con Qvando c'era Lvi,
il fumetto che ha fatto infuriare i nostalgici del fascismo e ridere
tutti gli altri
Torna con il secondo numero Qvando
c’era Lvi, il fumetto che ha fatto arrabbiare i fan del Dvce Antonucci e
Fabbri tornano con un Mussolini nero, social e travolgente, caricatura
di modelli attualissimi e spunto di riflessione per un dibattito
sull’anti-fascismo molto lontano dall’essere archiviato
Il
dibattito su fascismo e anti-fascismo, in Italia, è ancora apertissimo,
25mila copie vendute parlano chiaro. Sono questi i numeri del primo
volume di Qvando c’era Lvi, la miniserie satirica di Stefano Antonucci e
Daniele Fabbri che il 15 luglio torna con il secondo numero in edicola e
nelle librerie e fumetterie. Gli autori hanno toccato un nervo
scoperto, come ha dimostrato l’atto vandalico da parte di esponenti di
estrema destra, avvenuto alla presentazione del fumetto a Romics lo
scorso 10 aprile, a colpi di Coca Cola.
Il secondo di quattro
capitoli non fa sconti, ma anzi torna a colpire modelli, stereotipi e
nuovi paradigmi politici dello scenario italiano, attraverso una satira
pungente e una trama che non manca di colpi di scena.
Fin dalla
copertina, la provocazione è esplicita: il Dvce è cambiato in molti
modi. Non solo deve convivere con un vistoso cambio di colore, ma deve
adattarsi ad un mondo contemporaneo con nuovi mezzi di comunicazione. Il
consenso perciò si basa su social network e caccia ai Like, con
Mussolini costretto a diventare Youtuber per stare al passo coi tempi.
“Oggi
il pubblico presta molta più attenzione ai fumetti che, rispetto alle
storie di supereroi e mostri immaginari, raccontano la società in cui
viviamo senza rinunciare all'intrattenimento”, osserva Daniele Fabbri.
“Dalla riflessione sulla quotidianità di ZeroCalcare, alla distopia
feroce di Kirkman in cui gli zombie sono un pretesto per parlare dei
rischi della civiltà e della natura umana, il fumetto sta diventando uno
strumento trasversale e intelligente, per parlare di cose serie
attraverso un linguaggio stratificato, duplice, in cui immagine e parola
sono in grado di potenziarsi a vicenda”.
Il primo numero ha
scatenato reazioni non del tutto inaspettate, come sottolinea Antonucci:
“Volevamo parlare del mondo di oggi attraverso un elemento
polarizzante, in grado di toccare corde irrazionali e far emergere
sentimentalismi anacronistici. E direi che ci siamo riusciti. In Italia
c’è ancora del fascismo latente e una figura come Mussolini permette di
affrontare il presente con una consapevolezza storica a volte perduta
nella cacofonia dei social e della comunicazione attuale. Insomma: gli
slogan mussoliniani alla ‘Vincere e vinceremo’ sono perfetti come
citazioni di cui si fa un grande (ab)uso su Facebook”.
Gli autori
Daniele Fabbri,
classe ‘82, scrittore comico-satirico e StandUp Comedian, lavora da 10
anni nel campo della comicità e della satira in tutte le sue forme. Ha
scritto 25 spettacoli teatrali, ha collaborato con la rivista
ScaricaBile e Fuorilemura.Com, è autore e interprete comico/satirico in
programmi radiofonici e televisivi tra cui Nemico Pubblico (Rai 3) e CCN
- Comedy Central News, striscia di satira quotidiana su Comedy Central
Italia (Sky), ha scritto per il libro Bile, Scritti e Fumetti per
masochisti dissidenti, per Edizioni Altrinformazione. Insieme a Stefano
Antonucci ha pubblicato per Shockdom Gesù La Trilogia e V for Vangelo.
Stefano Antonucci, classe ‘87, è grafico precario, illustratore precario, fumettista precario, autista precario.
Ha
all’attivo diverse collaborazioni (l’Unità, il Vernacoliere, Il Mucchio
Selvaggio, Terra, L’Ombroso, CCN - Comedy Central News) e come
vignettista ha vinto il Cartoonsea 2012. È cofondatore della rivista
satirica ScaricaBile, e con lo stesso gruppo di autori ha curato il
libro Bile, Scritti e Fumetti per masochisti dissidenti, per Edizioni
Altrinformazione. Insieme a Daniele Fabbri ha pubblicato per Shockdom
Gesù La Trilogia e V for Vangelo.
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