A maggio Best Movie vi porta nel Paese delle Meraviglie alla scoperta di Alice attraverso lo specchio e delle altre favole che hanno invaso cinema e Tv

Un numero "favoloso". E come definire altrimenti Best Movie di maggio? La coverstory è infatti dedicata ad Alice attraverso lo specchio, un tuffo nel mondo visionario e lisergico creato da Tim Burton per raccontarvi il sequel diretto da James Bobin in cui, oltre all'inquietante new-entry interpretata da Sacha Baron Cohen, ritroveremo il Cappellaio Matto con il volto Johnny Depp, la Regina Rossa di Helena Bonham Carter e la protagonista, Mia Wasikowska che abbiamo incontrato per scoprire com'è cambiata la sua Alice. Ma il viaggio non finisce qui: troverete anche un approfondimento sui dieci film live action ispirati alle fiabe più attesi dei prossimi anni, mentre il regista e fumettista napoletano Alessandro Rak ci svela la sua Gatta Cenerentola, lungometraggio animato con cui rivisita la fiaba della principessa con la scarpetta di cristallo in chiave dark. Inoltre, dal boom di C'era una volta – Once Upon a Time a Grimm, da Galavant a Beauty and the Beast, vi raccontiamo come le fiabe hanno conquistato anche il piccolo schermo.

Su maggio nel mirino di Zerocalcare finiscono Robert De Niro e Anthony Hopkins, con una tavola che "spara a zero" sui grandi attori alle prese con film "non proprio da Oscar".

Ricchissima la sezione Screen, in cui troverete l'intervista a Stefano Sollima per la seconda stagione di Gomorra. E ancora: lo speciale sull'edizione home video di The Hateful Eight, la rubrica A scena aperta di Roberto Recchioni dedicata a Revenant – Redivivo, le recensioni di Daredevil St. 2 e House of Cards St. 4, il "doppio speciale videoludico" in cui vi parliamo di Doom e Uncharted 4: Fine di un ladro e il concorso Recetweet con cui potrete vincere Dvd e Blu ray.

Nella sezione Dento le nuvole, dedicata invece al mondo dei comics, Sio ci racconta il suo nuovo fumetto-game Johnnyfer Jaypegg e il tesoro degli alieni commestibili e regala a Best Movie una Fiaba breve che finisce malissimo realizzata insieme allo scrittore Francesco Muzzopappa.

L'intervista del mese vede protagonista Jodie Foster, icona di Hollywood che, sempre meno impegnata nel ruolo di attrice, torna invece a cimentarsi dietro la macchina da presa con Money Monster – L'altra faccia del denaro, film in cui dirige la coppia George Clooney/Julia Roberts.

Best Movie è stata anche a Parigi per scoprire tutte le novità che ha in cantiere il colosso dello streaming Netflix. Nel corso dell'evento dedicato alla stampa che si è tenuto presso la Cité du Cinéma abbiamo anche fatto due chiacchiere con Eric Bana. L'attore australiano che in passato ha interpretato Hulk ed Ettore ci ha raccontato del suo film con Ricky Gervais, Special Correspondents, disponibile in esclusiva sulla piattaforma Svod.

Troverete poi una guida completa con tutto quello che c'è da sapere sulla 69esima edizione del Festival di Cannes con l'elenco dei film che parteciperanno e quelli da tener d'occhio.

In occasione del Romics, Best Movie ha incontrato il maestro Go Nagai, il papà di Mazinga, Goldrake e Jeeg Robot, che in un'intervista esclusiva ci ha raccontato aneddoti e curiosità sulle sue opere, come la sua passione per la Divina Commedia di Dante e di come è stato influenzato dal cinema di Sergio Leone. Lo YouTuber Dario Moccia ci accompagna poi alla scoperta dei mecha creati dal sensei con una guida che include anche i titoli che lo hanno ispirato e le sue produzioni meno note.

Non manca infine la guida ai film più attesi del mese: dall'attesissimo cinecomic Marvel Captain America: Civil War al nostalgico Tutti vogliono qualcosa di Richard Linklater, dal divertente Un poliziotto ancora in prova al film italiano in programma a Cannes, Pericle il nero; dai mutanti di X-Men: Apocalisse alla dramedy di Paolo Virzì La pazza gioia, da Whiskey Tango Foxtrot con Margot Robbie all'horror Somnia; dalla nuova opera del regista spagnolo Pedro Almodóvar Julieta al biopic Pelé.

Ecco un estratto dell'intervista a Mia Wasikowska realizzata da Andrea Carugati e pubblicata su Best Movie di maggio

Com'è cresciuta in questi anni Alice?
«Ãˆ cresciuta con me. Quando ho girato il primo film, sei anni fa, non avevo idea di cosa fosse l'industria del cinema di Hollywood. Non avevo idea di come funzionasse il green screen, ad esempio, e non ero a mio agio, ero goffa. Questa volta è stato tutto diverso e anche Alice è diversa, è una ragazza che sa quello che vuole».
A Hollywood la questione dell'emancipazione femminile ha avuto un ruolo centrale in questi anni. Dove si pone Alice?
«I nostri film si rivolgono a un pubblico di giovani, di ragazze che si affacciano al mondo subito dopo l'infanzia. Quella di Alice è la figura di una ragazza forte, che fa quello che vuole: non è la damigella impaurita che aspetta il principe. Inoltre bisogna collocarla nel periodo storico della fiaba, quando la strada da fare per le donne era ben più ripida. E lei, in quel contesto, è comunque una tipa capace di badare a se stessa, che sa quello che vuole dalla vita e fa ciò che serve per ottenerlo. Non tutte, ancora oggi, sanno farlo».
Tutto sommato, tra i personaggi del film, il tuo è il più "posato". Accanto a ruoli come quelli del Cappellaio Matto di Johnny Depp o del Tempo, interpretato da Sacha Baron Cohen, dev'essere quasi frustrante interpretare tanta normalità.
«Io non la vedo in questo modo. Ho cercato di avere una visione d'insieme. Facevo parte di un team e di un copione fantastico, mi sono goduta la corsa, divertendomi senza pensare a quanto altri personaggi potessero spaziare più di me. Anzi, è vero il contrario».

Ecco un estratto dell'intervista a Jodie Foster realizzata da Elisa Leonelli e pubblicata su Best Movie di maggio
Sei stata influenzata da altri film o registi che ammiri per costruire questo tipo di narrazione incrociata?
«Certo, non è di sicuro il primo film in cui qualcuno "dà fuori di matto" e oltrepassa il livello di sopportazione. Quinto potere, del 1976, parlava di questo e Money Monster riprende sicuramente la tradizione di registi come Sidney Lumet. È in pratica la stessa idea, ovvero: "Che cosa accade quando accumuli così tanta frustrazione?". Pensa anche a Quel pomeriggio di un giorno da cani con Al Pacino del 1975...».
È il tuo quarto film dietro la mdp: ti sei ispirata anche a qualche regista donna in questa fase "autoriale" della tua carriera?
«Si, Lina Wertmüller. Mia madre mi portava ai festival dove ho potuto vedere i suoi film, come Mimì metallurgico ferito nell'onore, Film d'amore e d'anarchia, Pasqualino settebellezze, Travolti da un insolito destino… È stata la prima regista donna contemporanea che ho conosciuto, e faceva questi film assolutamente stupefacenti, belli, pieni di significato e riflessivi, ma anche capricciosi e folli. Erano incentrati su personaggi che sapevano essere luminosi e umoristici, ma anche capaci di catturare l'inquietudine. Mi ricordo che ero solo una bambina e guardavo le interviste a Lina Wertmüller pensando: "Wow, un giorno voglio essere come lei. Voglio indossare quei grossi occhiali e vestirmi così"».
Com'è stato dirigere George Clooney e Julia Roberts insieme?
«Sono due delle star di Hollywood più amate, è stato molto divertente per loro condividere il set. In generale sono molto alla mano e assolutamente professionali. Credo sia più facile lavorare con persone che hanno una così grande esperienza e talento. George e Julia hanno in comune le stesse qualità: adorano il proprio lavoro, ma amano anche divertirsi e fare le cose in maniera semplice».

Ecco un estratto dell'intervista a Stefano Sollima realizzata da Fiaba Di Martino e pubblicata su Best Movie di maggio
In che modo vi siete divisi gli episodi con Cupellini, Comencini e Giovannesi? Avete seguito un criterio particolare come nella prima stagione?
«Abbiamo seguito lo stesso procedimento, a parte nel mio caso che ho girato i primi tre episodi, ogni puntata è stata affidata a ciascun regista in base ai contenuti. Ad esempio abbiamo scelto Francesca [Comencini, ndr] per gli episodi che vertevano su vicende più al femminile».
Il tasso della violenza rappresentata resterà lo stesso?
«Non è la serie a essere violenta, è crudo e violento il mondo che inscena. Sarebbe un errore concettuale e una forma di ipocrisia raccontare questa storia censurandone aspetti che sono caratteristiche fondanti. Sì, è un mondo brutto, sporco e cattivo, ma è doveroso mostrarlo, è parte dell'obiettivo che ci prefiggiamo».
Rivedendo la prima stagione hai pensato che era venuta esattamente come la desideravi o avresti cambiato qualcosa?
«Quando elabori una storia inizi a conoscerla, e quindi potendo tornare indietro approfondiresti dei dettagli. In questa seconda stagione abbiamo lavorato sui passaggi psicologici, raccontando nuovamente certe cose attraverso dei flashback. Il bello di un racconto esteso è che puoi tornare indietro per indagare ulteriori elementi. Vedrete dei momenti davvero importanti per Genny in questa seconda stagione».

Best Movie di maggio 2016 è in edicola dal 27 aprile.
Il magazine e il sito di Best Movie (www.bestmovie.it) sono disponibili anche nelle edizioni multimediali e interattive su iOS, Android e Windows 8, grazie a due app dedicate, a cui si aggiunge Best Movie Plus, attraverso la quale è possibile scaricare e recuperare le edizioni speciali di Best Movie. Segnaliamo il nuovo aggiornamento per l'applicazione iBest Movie (progettata per smartphone, ma compatibile anche con tablet e disponibile gratuitamente per i device iOS e Android), rinnovata con un menu rivisto e razionalizzato, un design aggiornato, e una navigazione resa più stabile, semplice e veloce. L'app è ora pronta a farvi da prima finestra su tutto ciò che riguarda la Settima Arte. Uno sguardo completo, intuitivo e multimediale su tutto ciò che accade nel mondo del cinema, aggiornato in tempo reale con le news pubblicate sul sito. Senza dimenticare l'accesso alle trame e ai trailer dei film, e la funzione Cerca Cinema, che offre la possibilità di rintracciare le sale più vicine che proiettano il film che cercate.
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