Intervista completa a Lili Refrain, apparsa sul numero 27 di A6 Fanzine.
a cura di Sara Di Carlo

Photo © Paola Schiavetti
Chitarrista, compositrice e performer: quando Lili incontra la musica?
Il mio primo incontro con la musica risale all'infanzia prenatale.

I miei mi hanno fatto ascoltare i Beatles tramite cuffie stereo amabilmente poste sulla pancia di mia madre e una volta uscita ho avuto la fortuna di non smettere mai di ascoltarne.

Ho iniziato a suonare quando avevo 14 anni, mio padre mi regalò una chitarra e per me fu immediato
Amore.

Da allora ho suonato con diversi gruppi finché nel 2006 ho deciso di intraprendere la strada dell'auto
orchestrazione ed è arrivata Lili Refrain che ad oggi ha all'attivo 5 anni di concerti dal vivo, due album ed a
breve arriverà il terzo.

Le tue performance live sono una miscela esplosiva di suoni, loop e riff di chitarra che quasi non sembra che sul palco ci sia solo tu e non una intera band. Un effetto davvero strabiliante per chi ascolta la musica magari su disco o in radio.

In realtà è una miscela di soli riff di chitarra e voci sovrapposti gli uni agli altri.

Non uso alcun suono elettronico durante i miei live e i loop sono tutti creati in tempo reale con un pedalino chiamato loop station e suonati dal vivo dal primo all'ultimo.

Ascoltare senza vedere ciò che accade, effettivamente lascia ampio spazio all'immaginazione e più volte mi è capitato di essere scambiata per una band.

Ciò mi ha sempre fatto abbastanza ridere, ma non c'è trucco, non c'è inganno: sono totalmente da sola!

La tua musica spazia tra il folk, il blues, l'epic metal, l'opera lirica e la psichedelia. Un mix davvero molto particolare, ma di forte impatto non appena lo si ascolta. Come nasce la tua musica? A cosa o a chi ti ispiri?

La mia musica è una sorta di esorcismo e nasce dalla mia personale necessità di far uscire delle cose che non
riuscirei a tirar fuori altrimenti.

Mi ispiro a ciò che scuote la mia vita nel bene e nel male e la tavolozza emotiva che ne deriva è talmente tanto ampia che non riuscirei a relegarla ad un unico genere musicale, per questo spazio tra molti.

Dopo "Lili Refrain" e "9", i tuoi due dischi, ti stai ora dedicando alla realizzazione del terzo album. Puoi anticiparci qualcosa?Questo nuovo album sarà abbastanza diverso dagli altri due, anche se manterrà sicuramente lo stile di composizione verticale, ma nasce da esigenze emotive completamente diverse.

In primis da ciò che ho provato e che continuo a provare da quando pochi mesi fa è venuto a mancare mio padre, che per me è sempre stato un po' il "movente" del mio suonare.

In questi ultimi anni, poi, sono accadute talmente tante cose che hanno fortemente scosso il mio vivere
quotidiano che dopo tanto suonare in giro, sento la necessità di fermarmi un attimo.

Per il momento è un lavoro in continuo mutamento e più che fissare brani quello che mi interessa maggiormente è seguire e assecondare il mio flusso emotivo, vedere dove mi porta, attraversarlo e solo in seguito capire quale forma dargli.

Non saprei dire di più al momento se non, che come al solito, si tratta di un viaggio.

Hai suonato molto anche in Europa: come ci si sente a calcare un palco all'estero?
Calcare un palco è sempre una meravigliosa sensazione.

L'elemento che mi interessa maggiormente in realtà è tutto ciò che avviene prima e dopo essere salita su un palco.

In Europa la sorpresa è stata l'incredibile accoglienza ricevuta da parte di chi ha organizzato i vari live, la bellezza degli scambi avuti con le persone conosciute prima e dopo i concerti, il confronto con attitudini diverse, l'essere circondata da paesaggi e luoghi minimamente immaginabili prima.

Suonare in giro è una scoperta continua ed è ciò che amplifica il motivo della mia condivisione sonora.

Il ricevere poi una risposta così tanto positiva anche fuori dall'Italia, ovviamente mi ha riempita di gioia!

Sei una delle protagoniste "svelate" da "Demo", la trasmissione di Radio Rai 1 a caccia di talenti. Quanto sei legata a questa trasmissione e quanto c'è ancora da fare secondo te in Italia per gli artisti "emergenti"?In realtà prima che mi invitassero a suonare in studio da loro, non conoscevo questa trasmissione.

Michael Pergolani guardò un video di un mio concerto e il mio progetto gli piacque moltissimo, così tanto che mi scrisse subito per invitarmi a raggiungerli a Saxa Rubra, cosa che feci, così da conoscere Michael e Renato: due persone assolutamente meravigliose sia dal punto di vista umano che professionale.

Hanno un'apertura mentale incredibile ed una cultura musicale invidiabile.

Trovo che ultimamente in Italia sia abbastanza raro incontrare persone del genere, che lavorano in un ambiente istituzionale e relegato maggiormente alla musica di consumo come la RAI, disposte ad esporsi anche oltre in favore di un ascolto e un'osservazione così tanto onnivora come la loro.

Forse è esattamente questo che manca in Italia, la curiosità e il coraggio da parte di chi ha i mezzi per farlo "in grande", di diffondere qualcosa di diverso dal solito polpettone ormai trito e ritrito.

Non solo nella musica ovviamente, anche e sopratutto nelle azioni, nelle idee.

Qui in Italia sembra di leggere sempre lo stesso capitolo di storia e quella che dovrebbe essere la normalità, nel loro caso sembra in tutto e per tutto una piccola rivoluzione all'interno di un ambiente stanco, sopito e ibernato da fin troppo tempo solo ed esclusivamente su se stesso.

Quali sono i tuoi fumetti o personaggi dei fumetti preferiti?
Mi piacciono molto i lavori di Tuono Pettinato, Ratigher, Maicol & Mirco, le meravigliose storie del Dottor Pira, le raccolte e i lavori di Rocco Lombardi, di Elena Rapa, MP5 e il magistrale tratto di Emiliano Zarcone.

Progetti imminenti?
Continuerò le registrazioni del nuovo album, ancora una volta all'Hombrelobo e supportata dalla paziente maestria di Valerio Fisik.

Non mi sono posta alcuna scadenza per la sua uscita, probabilmente cercherò una label che voglia aiutarmi nel promuoverlo seriamente e di certo continuerò con i miei live, con le varie collaborazioni, con gli incontri, gli scambi e i vari turbinii emotivi che ne conseguono!

ASCOLTA QUI:
BLOG: http://lilirefrain.blogspot.it/
MYSPACE: http://www.myspace.com/lilirefrain
YOUTUBE: http://www.youtube.com/shippinghead
FACEBOOK: http://www.facebook.com/lilirefrain