Un viaggio emozionale alla ricerca della felicità.

Il viaggio emozionale di Criba comincia e coincide con l'esigenza di Filippo Biagioli, l'autore del volume "Criba, il divoratore di affetti", nel raccontare una storia, le proprie emozioni e un viaggio che va oltre i luoghi e le persone, alla ricerca del proprio essere e della felicità.

Criba, il protagonista, si ritrova ad affrontare le sue paure, ad addomesticare la sua rabbia, a sfruttare a suo vantaggio i pensieri negativi.

Supportato dall'aiuto di Etta e Ogo, assieme al suo strano ronzino, Criba inizia il suo viaggio proprio percorrendo una strada che non conosce. "Così potrò perdermi e ritrovare me stesso", proprio come gli avevano suggerito Etta e Ogo.

Un percorso non privo di imprevisti, impervie e curiosi personaggi che Criba incontra lungo il suo cammino.
E' così che fa la conoscenza della sua rabbia, che lo sprona a non redimerla ma a convogliarla verso un obbiettivo, a suo vantaggio.

Giunto nella città di Malano, Criba incontra altri personaggi che tentano di vendergli di tutto. Aveva sempre desiderato visitarla ma, nè chi vi vive e nè l'ambiente sono come Criba immaginava.

Criba incappa nel venditore di lacrime, ove sceglie di prendere quelle più poderose, in modo da eliminare il prima possibile tutto il dolore e la tristezza, fino ad incontrare Indaco, il Signore di tutte le emozioni, il quale cercherà di riversare su di lui tutti i sentimenti più negativi.

Criba è un fumetto vivo, a detta dell'autore, nel quale il protagonista dialoga col suo creatore e con il lettore.

Il tratto è rigorosamente a mano, con chine e matite, in bianco e nero. Un'opera d'arte delle emozioni e del dialogo, presentato presso "Hugh and Catherine Stevenson Lecture Theatre" del British Museum nell'ambito della prima conferenza Internazionale del MAP, il Museo delle Arti Primarie.

Il volume è inoltre corredato con tre spin-off: nel primo si narra l'incontro tra Etta e Ogo, il secondo è dedicato alle maschere di sale ed infine il terzo svela (forse) il vero finale di quest'opera.

Web: www.filippo-biagioli.com