Fen il Fenomeno
Stefano Benni e Luca Ralli
Collana: Varia
Pagine: 64
Prezzo: Euro 12,00

Compra il libro


Quando si vuole qualcosa che si ama bisogna battersi per averla.

Così inizia la storia di "Fen il Fenomeno", uno dei personaggi nati dalla penna di Stefano Benni -tratto dal libro "Pane e Tempesta"- illustrata per l'occasione in un albo speciale da Luca Ralli, edito da Feltrinelli Editore.

Un giorno di tanto tempo fa, compare all'improvviso nel paesello Fen, un cane strano e mai visto prima: il suo pelo è setoso e arruffato, le sue zampe sono storte e ha le orecchie lunghe, quasi come se fossero quelle di una lepre, ma con degli occhi quasi umani.

Inizialmente, tutti lo guardano con sospetto, ma Fen farà subito amicizia con gli abitanti, i quali faranno a gara per accaparrarsi le sue attenzioni.


Fen è un cagnolone meticcio di cui nessuno conosce le sue origini.. Fen sa fare cose straordinarie.

Fen è un cane fenomenale: sa cucire, pescare, cacciare -ma difende i suoi amici animali- sa trovare porcini, ritaglia gli articoli di giornale fastidiosi per il suo padrone, sa scrutare negli occhi e nelle anime delle persone.


Gandolino decide di prendersene cura e di addestrarlo al meglio: Fen apprende con maestria e velocità, tutto ciò che Gandolino gli insegna.

La fama di Fen arriva sin alle orecchie del burbero e cattivissimo Max "Massacro" Settecanal che vuole a tutti i costi che Fen entri a far parte della sua nutrita schiera di cani. Dapprima cerca di rapirlo, ma Fen riesce a liberarsi ed a tornare a casa dal suo padrone: ma Settecanal non si arrende al diniego di Gandolino -il quale non intende cedere assolutamente ai suoi soprusi.

Max "Massacro" Settecanal allora sfida Gandolino in tre prove: il suo fenomenale Fen contro i suoi cani più addestrati e con un ottimo pedigree. Gandolino tentenna, ma Fen fa capire al suo padrone che era pronto ad accettare la sfida. Giudice d'eccezione è Baumann, il più esperto intenditore di cani d'Europa.

Nella caccia al Cinfalepro -altro animale mitologico e raro- Fen è il vincitore nella prima prova. Nella seconda prova, ovvero la ricerca dei tartufi, Fen viene "imbambolato" dall'odore della graziosa cagnetta Kiki -di proprietà del cattivissimo Settecanal- che fa perdere letteralmente la testa a Fen: difatti, non sente l'odore dei tartufi e non ne riesce a trovarne neanche uno, perchè l'unico odore che sente è quello della sua amata. Si, Fen si è innamorato di Kiki al primo istante.

La seconda prova è quindi persa: lo spareggio decreterà il vincitore assoluto. Gandolino protesta per l'inganno subito, ma Fen guardandolo lo rassicura: Fen sa che se vincerà l'ultima prova, così Kiki potrà vivere accanto a lui per sempre.

L'ultima prova Fen l'affronta con Mack, un cane da corsa velocissimo, vincitore di numerose corse. Non aveva mai perso una gara. Mentre Mack indossa una strana tuta aderente, Fen sembra ergersi in tutto il suo splendore: le zampe si allungano, le orecchie aderiscono al corpo.

La corsa è velocissima, i due cani corrono all'impazzata, attraversando il bosco e il lago, quando.... beh, con uno scatto velocissimo ed improvviso, Fen vince la gara.

Settecanal si rifiuta di accettare il verdetto, dichiarando anche che l'amore della sua Kiki si spegnerà presto, perchè Fen è molto diverso da lei, perchè Fen non è alla sua altezza, perchè Fen non è un cane di razza.

Il giudice Baumann però, ripesca dal suo libro delle immagini che raffigurano gli antenati di Fen: difatti il docile cane discende da una antica dinastia canina.

Kiki e Fen vissero perciò felici e contenti, assieme ad una grandissima cucciolata di cagnolini.

Una fiaba tenera e buffa, dove si insegna che l'aspetto inganna e che quando si desidera a tutti i costi qualcosa, occorre battersi per averla. Così Fen conquista la sua Kiki: si batte per la cagnolina e la salva da un destino atroce assieme a Settecanal.

I disegni di Luca Ralli evidenziano ancora di più gli aspetti principali di questa storia nella storia, giunta dall'immaginario senza fine di Stefano Benni che sa ricreare un mondo fantasioso -ma con spunti reali- dove i protagonisti -umani o animali che siano- restano familiari.

Una fiaba da leggere assieme ai bambini, ma decisamente consigliabile anche al mondo adulto, che potrà riscoprirne dei sani e semplici insegnamenti: dal superare la paura nei confronti del diverso, nell'affrontare le prove più dure per raggiungere la cosa che più si desidera.